Esistono sul mercato tre tipologie di lavastoviglie che si differenziano, sostanzialmente, per altezza, larghezza, lunghezza e, soprattutto, per capienza di coperti. Queste tre categorie vengono chiamate standard per i modelli da 60x59x82 centimetri che possono contenere dai 12/16 coperti, slim per i modelli da 45x59x82 centimetri da 8/10 coperti e mini (o da tavolo), che possono divergere tra le varie marche di qualche centimetro, ma rientrano normalmente nelle dimensioni di 40x50x50 centimetri e possono lavare da 4 a 8 coperti a ciclo. Quando vogliamo acquistare una lavastoviglie, è essenziale riflettere sulle dimensioni disponibili nelle nostre cucine e sulle necessità di lavaggio quotidiano. Questa considerazione, infatti ci permette di capire a priori a quale tipologia rivolgerci e quali caratteristiche sono essenziali per il nostro stile di vita. Partendo dunque dalle dimensioni per modello, vediamo tutto quello che c’è da sapere sulle tre tipologie, e in quali casi è meglio sceglierle.
Standard da 60 centimetri: l’imbarazzo della scelta
I modelli standard sono quelli più comuni, e, come abbiamo già detto, le loro misure sono di 60x59x82 centimetri. Quando sono a “libera installazione” significa che possiedono una scocca esterna indipendente e non integrabile nel mobilio. Queste sono preferibili in arredi specifici, come cucine in alluminio o case dallo stile’ industriale, oppure anche in quelle cucine vintage, dove il design “a vista” della lavastoviglie dona un sapore un po’ retrò tipico dei “vecchi tempi”.
Esistono poi le lavastoviglie ad incasso, ovvero quelle tipologie che vengono integrate nel mobilio della cucina. Sono più compatte e possono essere a scomparsa parziale, quindi con il frontalino dei comandi visibile o tutta l’anta esterna in materiali diversi a seconda della scelta del produttore, oppure a scomparsa totale.
In questo secondo caso il mobile che nasconde la lavastoviglie sarà del tutto irriconoscibile, perché identico al resto del mobilio della cucina. Si trovano più spesso in cucine dal design moderno dove tutti gli elettrodomestici sono integrati e a scomparsa totale. Sul mercato ne esistono per tutti i gusti e per tutte le esigenze, dalle super ecologiche di Bosch, fino alle tecnologiche Miele, che possono essere connesse al wi fi domestico per una casa domotica in tutto e per tutto. Normalmente lavano fino a 12 coperti, ma negli ultimi anni, grazie a nuovi materiali flessibile e dell’ingegnerizzazione dei cestelli, possono arrivare a contenere anche 16 coperti. Queste sono adatte particolarmente a famiglie numerose, o a chi ama cucinare molto e ha bisogno di spazio extra per pentole e tegami ampi.
Standard | Slim | Mini | |
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Altezza | 80 | 80 | +/- 50 |
Larghezza | 60 | 45 | +/- 40 |
Profondità | 50 | 50 | +/- 50 |
Slim da 45 centimetri : piccoli spazi senza rimpianti
Vediamo adesso la categoria detta “Slim”. In questo termine rientrano, in generale, tutti quegli elettrodomestici di dimensioni 45x59x82, anche lavatrici e frigoriferi. Le lavastoviglie slim, sono identiche per forma e funzioni alle sorelle più grandi, ma essendo lo spazio ridotto, lavano in media, al massimo 10 coperti a ciclo. Per questo motivo sono più indicati per coppie o comunque per persone che abitano in appartamenti di piccole metrature. In questi casi la scelta delle caratteristiche più importanti dovrebbero basarsi sulle abitudini quotidiane. Se, per esempio, viviamo in un monolocale, la silenziosità deve essere un prerequisito fondamentale.
Rivolgersi quindi a marche come Siemens e Bosch, che montano motori supersilence, può essere la soluzione più adatta, perché queste lavastoviglie non superano i 42 db di rumore e risultano quindi veramente poco invasive dal punto di vista acustico.
Se invece è solo la cucina ad essere piccola, mentre a noi piace cucinare e fare molte cene con amici, il prerequisito fondamentale sarà il risparmio energetico, visto che, probabilmente, faremo più cicli alla settimana. Qui possiamo pensare a Miele oppure a Candy, senza dimenticare le sopracitate Bosch e Siemens. Le lavastoviglie slim presentano gli stessi programmi delle standard, quindi si possono trovare con partenza differenziata, motori a risparmio idrico oppure con speciali programmi a mezzo carico o quelli dedicati ai bicchieri e alle stoviglie più delicate. Il loro costo non diverge molto dai modelli più grandi da 60 centimetri, questo perché sono dotate di tutte le ultime tecnologie, con la complicazione di dover essere adattate a dimensioni molto più piccole. Difficilmente, quindi, ne potremmo acquistare una al di sotto delle 250/300 euro.
Lavastoviglie mini: 6 coperti anche sotto il lavabo
Le lavastoviglie mini sono le uniche ad avere dimensioni leggermente diverse a seconda del modello e della marca acquistati. In effetti anche la loro capienza può cambiare molto, da i 4 coperti di quelle più piccole fino agli 8 dei modelli più spaziosi.
In generale, comunque, la loro larghezza si aggira intorno ai 40 centimetri x 50 centimetri di lunghezza circa con un altezza di 50 centimetri. Grazie alle loro dimensioni davvero ridotte, spesso, vengono posizionate sotto la zona lavabo della cucina, quindi appoggiate all’interno dello sportello su un pianale appositamente studiato.
Questa soluzione è particolarmente comoda per camper o case vacanze, ma anche per appartamenti che sfruttiamo o che affittiamo per brevi periodi. Anche per quanto riguarda il design, troviamo gradi differenze fra tra i vari modelli. Quelli più semplici assomigliano a dei piccoli microonde, mentre quelli più sofisticati hanno un design accattivante, studiato per rendere questi oggetti sia funzionali che belli.
Ovviamente, se la nostra intenzione è lasciare la lavastoviglie a vista, è bene pensare anche all’estetica e rivolgersi quindi ad aziende come la Peivor, che presenta lavastoviglie da tavolo dal disegno retrò futuristico, con oblò tondo trasparente e forma a conchiglia. La scocca è disponibile in diversi colori, tra cui il rosa cipria e il bianco perla.
Il costo non è dei più bassi, quasi 600 euro, ma farà sicuramente un figurone nella vostra cucina. Tra l’altro questi modelli non hanno bisogno di attacchi agli scarichi perché dotati di capienti serbatoi, che possono essere svuotati manualmente. Se invece abbiamo intenzione di posizionare la nostra mini lavatrice sotto il lavabo, possiamo pensare a modelli più semplici, come quelli di Candy o Klarstein. Il loro costo si aggira intorno alle 300/350 euro, e presentano tubi di scarico e carico, facili da collegare ai rubinetti sotto la zona lavaggio. Anche qui le funzioni e i programmi non mancano, e non vi faranno certo rimpiangere le lavastoviglie classiche. Infatti troverete sia le funzioni eco che i mezzi carichi e addirittura le opzioni extra dry per asciugature perfette e l’igienizzante, utile quando ci sono bambini per casa.