Dalla fine degli anni ’90 i maggiori esponenti produttori di elettrodomestici hanno introdotto sul mercato le lavastoviglie a cassetto, dando la possibilità di ricevere un aiuto concreto anche a chi possiede una cucina di dimensioni ridotte o chi comunque vuole trovare un compromesso per mantenere libero più spazio possibile senza intaccare troppo l’aspetto dell’ambiente. Si tratta di modelli di fascia medio-alta, caratterizzati da una conformazione elegante e da prezzi non molto bassi nella maggior parte dei casi.
Design
Il design di una lavastoviglie a cassetto si distingue per la sua eleganza, tende infatti a camuffarsi con il resto dell’arredamento. Troviamo in commercio modelli costituiti esternamente addirittura dallo stesso materiale dei pensili da cucina, mentre in altri casi i cassettoni sono rivestiti da uno strato d’acciaio, sicuramente più durevole negli anni. Proprio a proposito dei cassetti sottolineamo che questa tipologia di apparecchio dispone solitamente di un cassetto o di due massimo. All’interno troviamo spazi sapientemente organizzati, i cestelli sono ricchi di dentini tra i quali sistemare saldamente dalle pentole più grandi ai più delicati calici in vetro ed utensili di vario genere.
Dimensioni
Queste lavastoviglie sono progettate per ottenere un importante guadagno di spazio, motivo per il quale normalmente le dimensioni si aggirano intorno ai 50 cm di altezza ed ai 60/90 cm per quanto riguarda la larghezza. La versatilità risiede principalmente nella possibilità di posizionarle in qualsiasi tipo di cucina, che sia strutturata ad isola o sia la classica ed uniforme con pensili allineati, o ancor meglio all’altezza del bancone, in modo da eliminare qualsiasi sforzo durante la fase di carico e di scarico. Da questo vantaggio tuttavia deriva una conseguenza controproducente: le proporzioni dedicate alla disposizione delle stoviglie sono piuttosto ristrette, tanto che per ottenere un carico totale che si avvicini a quello di una lavastoviglie tradizionale dovremmo riempire entrambi i cassetti, quando la morfologia del macchinario naturalmente ne comprende due. I ripiani possono essere intercambiabili, regolando i dentelli possiamo ampliare o ridurre gli spazi, basta immetterli o sfilarli.
Caratteristiche
La gamma dei programmi di lavaggio previsti è sicuramente varia ed adattabile a tutti i tipi di necessità. Possiamo iniziare sottolineando che i cassettoni possono compiere cicli differenti e funzionare contemporaneamente o meno, consentendoci di lavare anche solo una piccola quantità di utensili magari perché ci occorre riutilizzarli a breve o semplicemente vogliamo portarci avanti con il lavoro. Troviamo inoltre una serie di opzioni che non fanno che migliorare la praticità del nostro acquisto, ne elenchiamo alcune:
- La tecnologia di sanificazione che consente l’eliminazione di un’alta percentuale di batteri tramite un risciacquo ad elevata gradazione ed è abbinabile ai normali programmi di base
- Il blocco dei tasti per evitare la manomissione che ipoteticamente potrebbe avvenire se nella famiglia si hanno bambini ( quasi sempre il blocco permane anche qualora l’energia elettrica cessasse e poi riprendesse )
- L’opzione di avvio ritardato fino a 12 ore
- Il dispositivo antiallagamento che interrompe l’uscita dell’acqua in caso di emergenza, con connesso indicatore di guasto
Per quanto riguarda i tipi di lavaggio presenti in più o meno tutti questi modelli di lavastoviglie abbiamo quello Eco che nel rispetto dell’ambiente ci aiuta a consumare meno acqua possibile, quello veloce adatto a detergere le stoviglie meno sporche in tempi ridotti, quello più consistente ed a lunga durata perfetto invece per piatti e posate difficili da igienizzare o ancora quello previsto per oggetti delicati da pulire a fondo ma col massimo della cura. Trattandosi di una tipologia di lavastoviglie lanciata sul mercato dalla fine degli anni ’90 si tratta di apparecchi a grandi linee silenziosi, che producono poco più di 40 dBA durante il loro ciclo di lavoro. Un po’ più negativi sono i pareri relativi all’asciugatura, le stoviglie a volte possono rimanere piuttosto umide, in particolare quelle in plastica.
Conclusioni
Le lavastoviglie a cassetto sono un’ottima opportunità per abbinare la necessità di adattarsi a piccoli spazi al desiderio di possedere questo utilissimo macchinario che costituisce un aiuto quotidiano a svolgere le faccende domestiche, dando modo di risparmiare tempo ed energia in termini anche economici. Ciò che le contraddistingue è l’ergonomia dei cassettoni, che possono essere singoli o doppi, possono effettuare cicli separati ed attivarsi indipendentemente l’uno dall’altro. Essendo un prodotto creato per ambienti non molto grandi spesso le dimensioni sono abbastanza contenute e conseguentemente lo spazio all’interno è limitato, tanto che per sfiorare la capienza di una normale lavastoviglie dovremo riempire entrambi i cassetti.
I programmi ci consentono di effettuare cicli di lavaggio rapidi, profondi e lunghi, Eco o delicati, oltre ad essere combinabili con altre opzioni come ad esempio quella di sicurezza, di sanificazione e di avvio ritardato. La rumorosità è decisamente bassa rispetto a molte altre in commercio, però purtroppo l’asciugatura non sempre riesce perfettamente, secondo alcune teorie proprio perché la chiusura a cassetto impedisce imprescindibilmente il passaggio di aria. Consigliamo di scegliere questi modelli a chi non voglia compromettere troppo l’aspetto della propria cucina e abbia necessità di effettuare lavaggi frequenti, considerando che in molti casi ci si troverà davanti a fasce di prezzo abbastanza alte ma ricche di funzionalità.